MI CHIAMAVANO SGUARDOTRISTE….OGGI I MIEI OCCHI SORRIDONO

Categoria Cani adottati

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Data Pubblicazione 30 Marzo 2008

MI CHIAMAVANO SGUARDOTRISTE….OGGI I MIEI OCCHI SORRIDONO

All’inizio il suo nome era Sguardotriste…c’era una piccola cella e due occhi dolci che imploravano la libertà. Attraverso la segnalazione di una mia amica volontaria il Gruppo l’ha riscattata e le ha ridato la speranza chiamandola Alysa. Questa bambina si è rivelata una cagnolona adorabile, dolce e felice di poter finalmente sgambare felice e libera dopo anni di costrizione. L’adozione di un pitbull è sempre difficile e anche un terno al lotto, percio’, quando e’ arrivata la richiesta di una splendida ragazza, amica della volontaria che con noi seguiva i ostri “cerberi”, eravamo in fibrillazione, anche perche’ sarebbe dovuta andare lontano dal rifugio di Bergamo dove stava…Il preaffido e’ andato cosi bene che Alysa, oggi Ghana, ha trovato la sua famiglia ed uno splendido amico per giocare. L’adozione di un pitbull mi rende sempre molto felice perchè sappiamo quanto siano discriminate queste dolcissime anime dai musi quadrati e gli occhi dolci, fedeli sempre anche con chi li maltratta. Tanta felicità e lunga vita per Ghana e uno specialissimo ringraziamento a Elena che ha voluto accoglierla nella sua vita.

GHANA E’ STATA ADOTTATA DA ELENA S. IL 30-03-2008

LA SUA STORIA

Sguardotriste ha occhi che ti bucano l’anima e il cuore.

Il suo corpicino davanti alla macchinetta fotografica quasi si inchina come per pregarti di uscire di lì, come per dirti aiutami io non ne posso più, sono stanca. Ormai è tempo di vedere nuovi orizzonti, sembra dica di non dimenticarla, sembra voglia farci intendere che i suoi occhi hanno visto tanto, troppo e non possono più contenere altri dolori, perché a volte uccidono e per loro, alla lunga, sono intollerabili.

Sguardotriste è una derivata pitt, vive purtroppo nelle celle più piccine, settore molossi, precisamente nel box 62. Pare non sia giovanissima, forse sospetta leishamania, considerato anche il suo sfogo sul muso. Vive in compagnia di un cagnotto che purtroppo la tormenta regolarmente, lei si nega ma è continuamente contratta. In più ha paura nel farsi toccare e nell’abbandonarsi alle coccole che provano costantemente ad elargirle i volontari. Non puoi non notarla in mezzo all’abbaiare costante di tutti gli altri carcerati, è lì che inclina la testa, ti guarda composta nel suo angolino di vita, l’unico che le ha donato fino ad ora in attesa che la porta della sua cella si spalanchi per farle vedere tutto quello che il suo Suosguardotriste non ha ancora conosciuto.

Noi, voi, tutti siamo la sua unica possibilità…

IN QUESTA FOTO: SGUARDOTRISTE IN CANILE