BUON VIAGGIO ARTU’, ANIMA SILENZIOSA

C’era una volta un cucciolo che correva libero e felice per le strade della capitale, ignaro del destino che a breve avrebbe sconvolto la sua vita per sempre. Un accalappio violentissimo, tre anni senza interazioni nascosto sotto una panca, con il cibo buttato e la gabbia lavata con la pompa. Tre anni costati tanto a lui e a noi, che abbiamo fatto i salti mortali per regalargli un futuro migliore. Ma il suo futuro lo ha deciso lui, e pian piano ha capito che il suo spazio era la sua libertà. Non mi sono mai rassegnata al fatto che Artù in 11 anni di rifugio non abbia mai visto oltre quei metri dove aveva scelto di vivere. Mai un panorama diverso, mai l’odore della terra, dell’erba tagliata, mai un bagno nei torrenti…tutto quello che voleva lo aveva scelto lui, e lui aveva scelto di accogliere me e pochissimi altri in questo mondo ovattato, fatto di tranquillità e sicurezza. Non era solo Artù, ha avuto diversi compagni di vita con cui amava interagire quando aveva voglia. Quanto bene ti ho voluto piccolo Artù, quanta felicità mi ha fatto in questi ultimi anni, arrivare da te per le nostre coccole della sera, il premietto, i baci e farti sentire tutto l’amore che ti potevo dare. E tu, con quegli occhi sempre un po’ perplessi, mi guardavi, e so che capivi. Hai capito che ci sono stata fino all’ultimo. Questo nero venerdi non ero li con te, ma ho potuto starti vicino grazie alla sensibilità di persone che mi hanno chiamato, e cosi mentre ti addormentavi hai sentito la mia voce mentre ti guardavo, perché non ti avrei mai potuto lasciare andare via senza di me. Grazie Artù, grazie per avermi insegnato che non bisogna per forza essere i numeri uno o farsi notare per essere ricordati. Tu hai vissuto una vita silenziosa e nascosta, a pochi eletti hai concesso fiducia, e quelle poche persone ti ricorderanno con tutto l’amore che meriti. Sono sicuro che dove sei ora finalmente correrai a perdifiato, e ammirerai orizzonti lontani, assieme alla tua sorellina Ambra, che invece ha trovato casa e ti ha preceduto al ponte. Buon viaggio Artù, sempre nel mio cuore, mi mancherai da morire. Grazie alle meravigliose persone che lo hanno sostenuto in questi anni: Elena, Alessandra, Sara e Luigi, e grazie a Dalida che tutti i giorni di questi lunghi anni al rifugio si è presa cura di lui.
25-01.2024
LA SUA STORIA
ARTU, LA NOSTRA GRANDE SFIDA PER RIPORTARE LA FIDUCIA IN UN CANE
Se Artù potesse parlare avrebbe un mondo di emozioni da esprimere
Lui è il nostro Spillino più vecchio come recupero. Con noi dal 2014, arrivato in una situazione di deprivazione terribile, ha trovato un po’ di pace negli ultimi anni. Artù è un cane molto timido, ma oggi si lascia almeno toccare. Artù è arrivato a 3 anni, e nell’indifferenza generale ne ha passati 10 in rifugio. Nessun aiuto per lui nemmeno a distanza. Ogni richiesta è stata ignorata come spesso succede. Oggi ha 13 anni.
La storia di Artù inizia nel 2011, quando appena cucciolo scorrazzava libero e incosciente nelle strade di Roma assieme alla sua sorellina Ambra. Un giorno purtroppo vennero accalappiati entrambi in maniera molto violenta e letteralmente buttati in canile. Quel giorno e quell’accalappio, per loro divenne un momento terribile, difficile da dimenticare e che avrebbe segnato la loro vita. Ambra riuscimmo a tirarla fuori…..spaventata e timorosa nel corso di un paio di anni ha trovato finalmente casa e l’equilibrio che le era stato tolto. Se credevamo fosse lei un’adozione impossibile, ecco che le volontarie ci chiedono di aiutare Artù, il fratellino di Ambra che ancora vegetava dimenticato da tre anni in quell’inferno di oltre 400 cani. Ci abbiamo provato, abbiamo voluto sfidarci…… ma non avevamo davvero idea di chi ci stavamo portando in casa. Artù arriva un giorno di maggio del 2014 al rifugio di Arzago D’Adda (BG) dove appoggiamo i nostri cani: 3 anni di puro terrore, socializzazione azzerata ,deprivazione sensoriale, fobia sociale…… quello che mi trovo davanti è un essere senza anima, sepolta chissà dove in questi lunghi anni in cui mi è stato riferito che ha vissuto sotto una panca di legno, chiuso in un box senza alcun contatto umano e nessun aiuto a superare le sue fobie verso il mondo. Il primo approccio mi fa quasi piangere di dolore: lui non gira nemmeno la testa, non ti guarda mai, non accetta nulla. Chiusura totale al mondo, pipì addosso appena lo guardi e voglia di sparire dentro il muro del suo box. Ci sentiamo abbattute e ci domandiamo come sia possibile che un essere venga ridotto in quello stato, ma non ci perdiamo d’animo. Nel corso dei mesi il piccolo pare aver trovato un suo mondo più tranquillo. Spostato nella sezione di box con meno cani, Artù ha possibilità di uscire in un recinto senza forzature, da cui può ammirare il panorama senza avere contatti ancora personali con la gente, con l’aggiunta delle nostre visite settimanali che lo aiutano ad avere qualche contatto in più. Oggi Artù è un cane meno timoroso, si fa accarezzare e ti guarda…il suo sguardo umano ti strappa il cuore. Occhi tondi e grandi sempre pieni di dubbi, e forse stupore che qualcuno gli possa parlare in maniera dolce e possa toccarlo senza fargli male. Il lavoro è ancora molto, molto lungo. Noi di Spillo vogliamo vincere questa grande sfida, forse una delle più grandi che abbiamo mai affrontato. I costi per gli educatori, oltre 1600 euro, e la pensione, sono stati un grande onere che abbiamo potuto sostenere solo per un anno, abbiamo provato a considerarlo un investimento per ridonare almeno la serenità a questa splendida creatura sana e giovane, ma l’unica cosa concreta è stata infilargli un collarino. Visto il grado di diffidenza al guinzaglio, nonostante oramai sia anziano e da oltre 10 anni in rifugio, Artù ha trovato la sua dimensione nel suo spazio, dove vive la tranquillità e routine del quotidiano. Chiediamo quindi per lui solamente un supporto a distanza per fargli godere la vita che non ha mai avuto. Sostenendolo sarà un po’ come avergli regalato una vera casa.
IN QUESTE FOTO E VIDEO: ANNO 2024, ARTU’ FINALMENTE SA CHE C’E’ QUALCUNO CHE GLI VUOLE BENE, E A SUO MODO LO ASPETTA OGNI DOMENICA
IN QUESTE FOTO: MAGGIO 2022 – GENNAIO 2023: ARTU’ NELLA SUA VITA IN RIFUGIO HA TROVATO SERENITA’, E AMA STARE IN CUCCIA QUANDO ARRIVIAMO A TROVARLO. SI PRENDE LE CAREZZE E I PREMIETTI, PER POI RIPRENDERE LA SUA VITA IN QUEI METRI QUADRATI CHE SONO ORAMAI LA SUA CASA.
IN QUESTE FOTO E VIDEO: ANNO 2021, L’ANNO DELLA GRANDE SVOLTA PER IL NOSTRO ARTU’. UN PERCORSO DI 12 MESI DOVE IL NOSTRO CAGNOLINO HA FINALMENTE ABBASSATO LE BARRIERE DI DIFFIDENZA CON MOLTI VOLONTARI CHE HANNO VOLUTO OFFRIRGLI UNA CHANCE E UN’ATTENZIONE. ACCAREZZARLO, VEDERLO RILASSATO, PRENDERE CIBO DA NOI, E ANCHE CURIOSO, CI HA APERTO IL CUORE E FATTO PROVARE EMOZIONI FORTI. E’ VECCHIETTO ARTU’, MA QUEGLI OCCHI TONDI E SEMPRE UN PO’ SPAURITI HANNO LASCIATO SPAZIO AD UN VELO DI FIDUCIA CHE SPERIAMO SI TRAMUTI IN UNA VERA PASSEGGIATA.
IN QUESTE FOTO:GIUGNO 2020,ARTU’ CI SORPRENDE CON GRANDE EMOZIONE, DOPO ANNI DI CHIUSURA, CON QUESTO SORRISO E CADUTA DELLE BARRIERE
IN QUESTE FOTO: ANNI 2017 E 2018, ARTU’ ORAMAI PADRONE DELLA SUA VITA, PIAN PIANO CERCA DI FARE ENTRARE ANCHE NOI NEL SUO MONDO..
AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2015:
IL PERCORSO RIABILITATIVO DI ARTU’ E’ TERMINATO. PURTROPPO I FONDI MANCANO E NON POSSIAMO PERMETTERCI OLTRE UN LAVORO DA PARTE DI UN ESPERTO, E DOPO LE INDICAZIONI DA LORO RICEVUTE PER POTER POTER PROCEDERE CON I NOSTRI VOLONTARI, STIAMO PROCEDENDO DA SOLI. SIAMO FELICI DI COMUNICARE CHE HA SOSPESO IL FARMACO ED OGGI E’ MOLTO PIU’ SERENO. RIMANE COMUNQUE VALIDA L’OFFERTA DI ADOTTARE ALMENO ARTU’ A DISTANZA PER POTER AIUTARCI CON IL SUO MANTENIMENTO. Mai come in questo caso, il nostro motto “CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI” è stato cosi vero e reale. Noi ci crediamo davvero e speriamo sia lo stesso anche per voi.
I MIRACOLI CONTINUANO…..OTTOBRE 2015: ARTU’ SEMPRE PIU’ VICINO TRA PAPPA E GIARDINO
I
IN QUESTA FOTO: LUGLIO 2015, GUARDATE COME FINALMENTE CI GUARDA IL NOSTRO ARTU’. MENO TIMORE E VOGLIA DI FIDARSI NONOSTANTE SIA ANCORA COMBATTUTO.
IN QUESTA FOTO: MARZO 2015, GRAZIE AL LAVORO DELLE EDUCATRICI ….UN COLLARINO AL COLLO 10 MESI FA SAREBBE STATO IMPOSSIBILE ANCHE SOLO PENSARLO.
IN QUESTE FOTO: ARTU’ IL GIORNO CHE E’ ARRIVATO AL RIFUGIO NEL MAGGIO 2014
IN QUESTA FOTO: IL NOSTRO PICCOLO ARTU’ IL GIORNO CHE VENNE ACCALAPPIATO E MESSO IN CANILE
Lascia un commento